dura lex sed lex

le cariche elettriche di segno opposto si attrggono

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  1. enchatedfire
     
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    capitolo 1
    mi svegliai nel mezzo della notte, mi alzai e mi avvicinai alla finestra, la apri e mi sporsi leggermente fuori per sentire la brezza invernale sulla mia faccia, a terra c'era ancora un po' di neve, eravamo nel mezzo delle vacanze invernali, ero restata nei dormitoi quest'anno e non avevo fatto ritorno a casa. Sentivo l'esigenza di andare in bagno, il mio era fuoriuso quindi avrei dovuto sgattaiolare fuori e dirigermi a quello condiviso sperando che nessuno dei sorveglianti si accorgesse di me. I sorveglianti erano un gruppo di alunni scelti che si occupava di ispezionare i corridoi a turno durante la notte. Cercò di resistere ma non ci riusciva proprio, si mise le pantofole e nella sua vestaglia da notte celestina uscì dalla camera alla volta del bagno. Questo si trovava alla fine del corridoio sulla sinistra, se fosse riuscita ad arrivarci, se solo ce l'avesse fatta, avrebbe ringraziato tutti gli dei. Si incamminò per il corridoio, ogni passo sembrava per lei un peso, i suoi respiri riecheggiavano per i corridoi, tento di aumentare il passò ma non ci riuscì, si girava dietro per vedere che non ci fosse nessuno. Arrivata all'angolo si accostò alla parete, tirò un sospiro e sporse leggermente la testa, non c'era nessuno erano un po' di metri ancora e ce l'avrebbe fatta, mosse un passo e poi un altro avanti, si guardò all'indietro e arrivò alla porta, poggiò la mano sulla maniglia e solo in quel momento si rese conto di avere i brividi, spinse la maniglia ed entrò in bagno, la luce blu giallastra illuminava le piastrelle del muro, fece un passo e si accorse che delle gambe, o meglio dei jeans chiari e leggermente rovinati, gli avrebbe riconosciuti dappertutto erano proprio i suoi ... inconfondibili. Si mise di lato alle cabine con dentro i water, e arrivata al quarto e ultimo si fermo e sporse la testa dietro, vide i capelli neri di lui, erano i capelli più belli che esistessero al mondo ma questo lei non glielo avrebbe mai detto, erano scuri come la notte, leggeri e si, lo si doveva ammettere... erano davvero, maledettamente sexy. Era li seduto a terra, nascosto dietro i gabinetti con la sua immancabile sigaretta in bocca, aprì gli occhi come se si fosse accorto solo in quel momento della presenza della ragazza e iniziò ad osservarla... aaron carter... l'essere più disgustoso presente sulla faccia della terra .. Trips disse portandosi la sigaretta alle labbra, Carter rispose lei. Giretto notturno? chiese leggermente compiaciuto con un piccolo sorriso , Annie abbassò lo sguardo fissando le sue pantofole dovrei andare in bagno disse. Non che io voglia fartelo notare disse lui facendo uscire un po' di fumo dalla bocca ma sei già in bagno disse. Annie alzò gli occhi al cielo e fece un paio di passi indietro entrando nella prima cabina, quella più lontana da aaron. ti allontani trips? chiese lui non mangio mica disse. Annie non si sentiva a suo agio sapendo che li fuori c'era aaron tento di sedersi sulla tazza ma sapeva che lui era la fuori e guardicchiava da dove era seduto. Si mise in piedi sul water e tirò lo scarico si abbassò e cercò di farla coprendo il tutto con il rumore di questo, strana teoria ma la pratica riuscì abbastanza bene, lo fece un altra volta e fu convinta che il piano avesse funzionato. Usci dalla cabina e si avvicinò ai rubinetti, prese un po' di sapone e aprì il rubinetto mentre si insaponava le mani. Credo che dovresti smetterla Carter disse fissando le sue mani. Smetterla di fare cosa? chiese lui. Di fumare, oltre a essere contro le regole, rischieresti l'espulsione, danneggia pure la salute affermò. Da quando la mia salute ti sta tanto a cuore Trips? chiese lui con fare ironico. Oh, sbagli non mi sta affatto a cuore Carter, il fumo danneggia anche chi ti sta intorno, nel nostro caso io. cotrobattè lei. Si direbbe che hai intenzione di starmi molto vicino sorrise lui insomma sò di essere molto attraente e sexy, nessuna riesce a resistermi ma pensavo che tu ce la potessi fare a fingere che non sia così disse lui. Ma fammi il favore Carter replicò lei non sono certo una di quelle oche che ti scorazzano dietro disse con tono di disprezzo. Ma vorresti provarci, lo sappiamo entrambi disse lui comunque, penso che sarebbe più conveniente uscire insieme da qui disse lui, entrò nel bagno spense la sigaretta contro il muro facendo ricadere la cenere nel cestino e la buttò via con lo scarico, non era certo la prima volta che lo faceva, lo avrebbe capito qualsiasi persona. Si avvicinò al lavabo, sciaquò le mani piego la faccia in avanti e si sciaquò la bocca un paio di volte, quando si rialzò non si notava niente, non scolava nemmeno un goccio d'acqua, si, era esperto. Perchè dovremmo uscire da qui insieme? chiese lei. Ovvio disse lui abbiamo più possibilità di vedere uno di quei lecchini che girano per i corridoi e, in secondo piano, uno di noi sicuramente può scappare, andrò avanti io se vuoi si propose. A suo malgrado Allie accettò la proposta, si incamminarono per i corridoi lui davanti e lei dietro. Sembrava non esserci nessuno, ma Allie non poteva girare da dove era venuta perchè sapeva che era arrivato il turno di un ragazzo che era proprio alla porta accanto alla sua e usciva sempre alle due e mezza precise, non un secondo di ritardo, Allie guardò l'orologio, ce la poteva fare, poteva tornare in camera prima che quel secchione uscisse dalla sua camera e la vedesse. Girarono da dove proveniva lui, l'altra ala del corriodio, le loro stanze non erano poi molto lontane, quella di lui si trovava in un piccolo corridoio laterale dopo aver girato due volte, vicino alla sua ce ne erano due a destra e due a sinistra. Il passo di Aaron era talmente esperto e leggero che non producieva alcun rumore, al contrario del suo che al contrario sembrava quello di un elefante. Carter si fermò improvvisamente nel bel mezzo del corridoio e Allie gli andò a sbattere sulla spalla, cosa fai? disse lei soffocando le grida in modo che non si sentisse ma con tono molto infuriato, Aaron si girò le mise un dito sulle labbra e le fece segno di fare silenzio, sentì dei passi molto vicini a loro, venivano da più avanti,era un sorvegliante, girò l'angolo ma non li vide subito, erano nascosti nell'ombra. Carter si guardò intorno dall'altra parte del corridoio c'era la porta di un piccolo sgabuzzino, fece segno ad Allie di seguirlo,lei aveva gli occhi vitrei,era seriamente spaventata,si vedeva. Il sorvegliante si accorse di loro quando sentì la porta dello sgabuzzino aprirsi, era perso in chisà quali pensieri, i due entrarono nella piccola stanza, erano davvero stretti, era disordinato come posto e si ritrovarono a condividere circa mezzometro, i passi del sorvegliante si facevano più pesanti e più vicini, Aaron spinto dal momento si avvicinò inpulsivamente a Allie, che non ebbe nemmeno il tempo di focallizzare la situazione, si ritrovò Carter addosso, le loro labbra si toccarono, lui le passò un braccio attorno alla spalla e si spinse in avanti, iniziò a baciarla, le mordicchiò il labbro, la porta si apri lui le si avventò addosso e iniziò a baciarla con passione, Allie non riusciva a capire cosa stesse succedendo, porto le mani sul petto di Carter cercando di spingerlo via ma lui si fece più avanti, Allie socchiuse l'occhio e vide il sorvegliante immobile sulla porta, non poteva mandare tutto all'aria non in quel momento, con una mano strinse la maglietta di lui, l'altra la fece scendere più giù lungo la sua scena e strinse il bordo estremo della sua maglia, doveva sembrare reale, lui portò una mano dietro alla sua testa e se la porto più vicino, sorrise tra le sue labbra e mordicchio il labbro di lei, riprendendo subito a baciarla poi si scostò e si avvicino al suo collo e prese a baciare anche quello, lei si nascose leggermente dietro alla sua spalla e cercò di respirare ma quel bacio le toglieva il fiato, la porta aveva iniziato a socchiudersi, lui torno alle sue labbra e prese in mano la leggera vestaglia di lei, lei rimase immobile, si portò la sua gamba intorno al busto e si fece ancora in avanti, la fece poggiare sullo scaffale dietro di lei, le passò una mano sulla gamba liscia e carnosa e poi dinuovo e dinuovo ancora, lei prese la maglia di lui e liela sfilo senza staccarsi mai dalle sue labbra, la porta di lato a loro si chiuse, Aaron non sembrava essersene accorto tant'è che continuò a toccarle la gamba lei passò una mano sui pettorali di lui e lo spinse leggermente indietro, se ne è andato disse ma penso sia ancora dietro la porta.

    NOTE: mi scuso in anticipo per gli errori e per la punteggiatura. Spero vi piaccia :3

    Edited by enchatedfire - 6/1/2011, 01:06
     
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  2. ›bloodysmile‹
     
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    Allora io commento :
    Intrigante l'inizio, i tuoi lettori restano col fiato sospeso. Mi piace molto il personaggio maschile, Aaron, tranne per il nome; il cognome è fantastico *-*
    Per quanto riguarda la ragazza, bello come personaggio, ed il nome può andare, anche se ci sono molti nomi più belli femminili .-.
    La storia, come ho già detto, intriga. Quindi mi piace. Mi piace il genere, quindi complimenti. Spero continuerai a scrivere *o*
    SPOILER (click to view)
    Poi voglio sapere come ti è uscito il fatto dello sgabuzzino a limonare xD
     
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  3. enchatedfire
     
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    SPOILER (click to view)
    è quello che succede quando ti metti a scrivere in piena notte ùù
     
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  4. enchatedfire
     
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    capitolo 2
    se ne è andato,ma penso sia ancora dietro la porta. disse Allie ad Aaron spingendolo leggermente indietro e riprendendo fiato. Carter sembrava confuso, sbattè un paio di volte le palpebre e sembrò riprendersi oh ... si aggiunse poi a voce bassa. Cadde il silenzio per un po' nella stanza ma venne interrotto quasi subito da Allie :Il tocco della gamba potevi anche risparmiartelo disse sussurrando alla luce fioca, non mi sembrava ti stesse dispiacendo dissero un Carter e il suo sorrisetto furbastro sulle labbra. Penso che a te non stesse dispiacendo, carter disse lei portandosi la mano vicino all'orlo della vestaglia celestina ed alzandosela leggermente con l'indice finchè non arrivo alla coscia in sè e per sè. Lui sorrise e disse nemmeno a te in ogni caso, si portò una mano sui pettorali. Lei lo guardò negli occhi, immobile nell'oscurità ma non disse niente, lui fece altrettanto. Carter raccolse la sua maglia dal pavimento e se la rimise. Penso dovremmo fare qualcosa disse facendo oscillare il peso prima da una parte e poi dall'altra con le mani in tasca. Trips era soprappensiero, non pensava a niente in realtà, era solo assorta, si, assorta nel vuoto. qualcosa? il suo tono era quasi retorico ma era una domanda, qualcosa ripetè lui, fissando la ragazza... sai tipo, sembrò pensarci per fare andare via il tipo là fuori spiegò a bassa voce. Quando dici qualcosa cosa intendi, e s a t t a m e n t e ? la Trips scandì bene l'ultima parola. Non saprei rispose lui vago. La Trips si limitò a squadrarlo ma non disse niente. Aaron si sedette a terra incrociando le gambe a mò di indiano, fece segno alla Trips di sedersi anche lei battendo leggermente a terra con la sua mano. Lei sembrò pensarci ma dopo con un leggero cenno del capo si sedette anche lei,accanto a Carter... e pensare che era uscita solo per andare al bagno. Appoggiò la testa alla mensola dietro di lei e chiuse gli occhi espirando leggermente. Carter si spostò, si girò verso di lei e si alzò, lei socchiuse gli occhi e gli richiuse dopo aver visto che si era alzato, lui le si avvicinò lentamente, si mise quasi a gattoni sopra di lei e si piegò poggiandosi a terra, Allie sentì il suo respiro sul viso e aprì gli occhi ritrovandoselo lì davanti, cercò di drizzarsi mettendosi a sedere ma non poteva per colpa di Carter. Cosa stai facendo? chiese aggrottando le sopracciglia, stiamo sprecando tempo disse lui, allontanati Aaron intimò lei scrollando le spalle ma lui rimase lì dove era sei forse sordo? chiese la Trips. Ho sentito disse lui, allora perchè non ti sposti Aaron? disse lei, perchè voglio fare qualcosa disse lui avvicinandosi, lei tentò di mollargli uno schiaffo ma Carter bloccò la sua mano siamo maneschi trips? chiese lui sorridente, ancora sopra di lei, siamo stufi carter disse lei ripetendo l a s c i a m i a n d a r e scandendo attentamente le parole. che male può farti? disse lui tentando di avvicinarsi di nuovo, ma la trips questa volta non si sarebbe fatta fregare, riuscì a spingerlo lontano e cercò di allontanarsi anche lei da lui, Carter si alzò, non stai mai al gioco, trips... sei davvero una noia le disse, nella trips montò una rabbia omicida io noiosa? la tua idea di divertimento, di "q u a l c o s a" implica necessariamente una presenza femminile e io, I O sarei noiosa? affermò guardandolo con disprezzo. Lui sembrò quasi pensarci e poi aggiunse direi di si. La Trips gli diede un "calcio" sulla gamba, che fu la prima cosa a trovare davanti, e lui, non aspettandoselo, barcollò indietro e andò a sbattere contro lo scaffale alle sue spalle, qualcosa traballò, entrambi alzarono il viso verso l'alto e senza nemmeno il tempo di rendersene conto un barattolo colmo di vernice verde acceso si precipitò addosso alla Trips e la sporcò interamente dalla testa ai piedi, carter, per sua (s)fortuna rimase leggermente schizzato. La Trips si alzò in piedi e intimando col dito verso lui disse l'hai fatto apposta! Io non ho fatto niente, è successo, anche la mia maglietta si è rovinata! disse indicando le macchioline, la Trips incalzò non penso che quelle macchioline siano proprio la stessa cosa di cui sto parlando io! disse. ORA scandì lui calmati, vai in camera tua e sciacquati, tanto oramai il sorvegliante se ne sarà andato sicuramente propose. C'è solo un minuscolo problema disse lei il mio bagno è rotto! affermò. Lui la prese per il braccio e facendole segno di stare zitta aprì la porta, si guardò intorno e trascinò dietro sè la Trips per i corridoi fino ad arrivare ai bagni. Ecco disse lui ora puoi lavarti in pace detto questo fece per uscire ma la trips lo blocco. Era rossa in viso quando disse le doccie sono aperte... quindi? chiese lui come se non capisse il problema. QUINDI? abbassò il tono quindi se arriva qualcuno e mi vede sotto la doccia? disse lei, lui sorrise che dovrei fare? chiese. Tu ti metti all'angolo e aspetti disse lei imbarazzata e non sbirci aggiunse. Lui fece cenno di si con il capo e lei si diresse dietro il muro si tolse i vestiti e la biancheria, si infilò sotto la doccia e cercò di togliersi la vernice che nel frattempo aveva iniziato a seccarsi, girandosi Allie vide due cose: prima cosa; il vetro si era appannato, seconda cosa; qualcuno sbirciava dallo specchio, ti vedo disse. Poi spense l'acqua tornò all'angolo nascosta dal muro e trovò un asciugamano nell'armadietto, era piccolo ma riuscì ad asciugarsi, si rimise la biancheria e gettò l'asciugamano fra quelli sporchi, sei ancora li? chiese facendo capolino e notando che il ragazzo c'era ancora tornò dietro dove prese il phon e mettendolo al massimo asciugò un po' i capelli. Si riaffacciò verso Carter e disse non ho niente da mettermi, la vestaglia è verde affermò. Puoi mettere questa disse togliendosi la maglia e porgendogliela come se fosse una cosa normalissima, lei un poì titubante la prese e sa li infilò, uscì da dietro il muro e a seguito del ragazzo percosse i corridoi, lui la lasciò poco distante dalla sua camera dicendo se vuoi entrarte non c'è problema molto probabilmente sottointendendo un qualche doppio senso ma lei sorrise e girandosi sulle punte si diresse finalmente alla sua camera, carter si voltò a guardarla, era un po' più alto della Trips quindi la sua maglietta le arrivava poco oltre il sedere ma le lasciava scoperte tutte le gambe, alla fine la Trips non era così male pensò sorridendo entrando in camera sua.

    N.B. poichè è piuttosto tardi non ho il tempo di rileggere, il capitolo non è proprio gran chè mi scuso sempre per errori e punteggiatura ma non sono molto pratica con i discorsi diretti e questa è la mia prima FF. Beh, lasciate qui i vostri pareri :3
     
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  5. cocochanel?
     
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    l'ho letta in un minuto!! è molto bella!! solo che all'inizio dici che si chiama annie e poi dici allie!!
    cmq: bello bello bello!
    dovresti continuare.. è bello xk mi imedesimavo (si dice così?) in lei.. e lui sai tu chi..
    bello!!!
    CITAZIONE
    mi svegliai nel mezzo della notte, mi alzai e mi avvicinai alla finestra, la apri e mi sporsi leggermente fuori per sentire la brezza invernale sulla mia faccia, a terra c'era ancora un po' di neve, eravamo nel mezzo delle vacanze invernali, ero restata nei dormitoi quest'anno e non avevo fatto ritorno a casa. Sentivo l'esigenza di andare in bagno, il mio era fuoriuso quindi avrei dovuto sgattaiolare fuori e dirigermi a quello condiviso sperando che nessuno dei sorveglianti si accorgesse di me. I sorveglianti erano un gruppo di alunni scelti che si occupava di ispezionare i corridoi a turno durante la notte. Cercò di resistere ma non ci riusciva proprio, si mise le pantofole e nella sua vestaglia da notte celestina uscì dalla camera alla volta del bagno.

    qui parti prima allla prima persona poi alla 3!

    questo è il mio pezzo preferito:
    CITAZIONE
    non ebbe nemmeno il tempo di focallizzare la situazione, si ritrovò Carter addosso, le loro labbra si toccarono, lui le passò un braccio attorno alla spalla e si spinse in avanti, iniziò a baciarla, le mordicchiò il labbro, la porta si apri lui le si avventò addosso e iniziò a baciarla con passione, Allie non riusciva a capire cosa stesse succedendo, porto le mani sul petto di Carter cercando di spingerlo via ma lui si fece più avanti, Allie socchiuse l'occhio e vide il sorvegliante immobile sulla porta, non poteva mandare tutto all'aria non in quel momento, con una mano strinse la maglietta di lui, l'altra la fece scendere più giù lungo la sua scena e strinse il bordo estremo della sua maglia, doveva sembrare reale, lui portò una mano dietro alla sua testa e se la porto più vicino, sorrise tra le sue labbra e mordicchio il labbro di lei, riprendendo subito a baciarla poi si scostò e si avvicino al suo collo e prese a baciare anche quello, lei si nascose leggermente dietro alla sua spalla e cercò di respirare ma quel bacio le toglieva il fiato, la porta aveva iniziato a socchiudersi, lui torno alle sue labbra e prese in mano la leggera vestaglia di lei, lei rimase immobile, si portò la sua gamba intorno al busto e si fece ancora in avanti, la fece poggiare sullo scaffale dietro di lei, le passò una mano sulla gamba liscia e carnosa e poi dinuovo e dinuovo ancora, lei prese la maglia di lui e liela sfilo senza staccarsi mai dalle sue labbra, la porta di lato a loro si chiuse, Aaron non sembrava essersene accorto tant'è che continuò a toccarle la gamba lei passò una mano sui pettorali di lui

     
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  6. enchatedfire
     
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    grazie :3 per il nome dovrebbe essere Allie òò dopo cerco dove ho sbagliato è_é
     
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  7. RayLary
     
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    VOGLIO IL RESTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO T.T RESTO RESTO RESTOOOOOOOOOOOOOOO
     
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  8. enchatedfire
     
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    renna perverted liked this ùù
     
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  9. enchatedfire
     
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    capitolo 3
    Allie entrò in mensa, il leggero sole traspariva dai vetri delle finestre e lasciava pallida la pelle dei pochi presenti, la maggior parte degli studenti era già partita per le vacanze invernali ma da quanto ne sapeva lei la mensa sarebbe rimasta aperta per un altro paio di giorni, almeno. Di solito si sedeva a un tavolo infondo alla stanza,sulla destra da dove si vedeva tutto il giardino e si aveva una buona visuale dell’intera mensa. Prese velocemente un pezzo di pizza e una coca dal bancone e si diresse a passo spedito dove era solita sedersi. Il tavolo era vuoto, accanto al suo c’ne era un altro, e c’era seduta la ragazza più insopportabile che Allie avesse mai conosciuto Christal Ferbs, ci aveva parlato solo un paio di volte ma le stava antipatica a pelle, era convinta che le piacesse Carter e questo per lei era già un ottimo motivo per odiarla, perché se si parla di Carter bisogna necessariamente parlare di oche, ma non era questo il momento di pensare a quell’ “essere”. Allie si mise a girovagare per la mensa con gli occhi e lo vide lì seduto vicino a lui, tanto per la precisione l u i si chiamava Cameron ed era il ragazzo più bello che Allie avesse mai visto, aveva dei capelli nerissimi e occhi azzurri in cui ci si poteva specchiare, non gli aveva mai visti da vicino o cose simili, non aveva nemmeno mai parlato con quel magnifico ragazzo, sapeva solo il suo nome e che era amico di Carter, ma non sembrava affatto come lui. Iniziò a mangiucchiare la sua pizza, procedeva sempre così 1. Staccava la “crosta” prendendo anche un po’ di pizza buona; 2. Ripiegava la pizza buona sulla crosta e poi piegava l’ottenuto in due; 3. Mangiava la crosta-pizza; 4. Mangiava da dove la pizza era più grande verso il triangolo, pensava fosse la parte migliore … ed effettivamente è vero. Finì di bere la sua coca, guardò fuori dalla finestra e poi di nuovo verso Cameron, Carter la vide e alzò la mano salutando con un sorrisino sarcastico poi porto la mano sulla maglia e se la scosse un po’ come se avesse caldo, ma avrebbe potuto capire solo la Trips a cosa si riferiva, o almeno era quello che pensava. In risposta a Carter portò la mano sotto il tavolo e la fece scorrere dal suo ginocchio fino alla sua stessa anca, rialzò gli occhi e incrociò quelli di lui, per un momento si guardarono e basta poi lui sorrise abbassando la testa e si rimise a parlare con gli altri seduti al suo tavolo. Allie prese il cellulare e controllò se ci fossero novità, fu in quel momento che sentì qualcosa che non si sarebbe mai aspettata di sentire. Poco lontano da lei la Ferbs parlava con altre due ragazze una castana e una mora, sorridevano fra loro e sembravano interessate la Ferbs si avvicino a loro e disse è proprio cosi, sapevate che stamattina avevo il turno di ronda dalle 4:00, vero? le ragazze annuirono contemporaneamente come due robot disse lei sorridendo sono andata in bagno e ho trovato una vestaglia azzurrina sporca di vernice verde e poi anche il bagno era sporco di questa vernice, quindi sono andata negli sgabuzzini per prendere uno spazzolone per pulire quel disastro e … Allie raggelò mentre le ragazze erano elettrizzate, La Ferbs sorrise e riprese a parlare c’era della vernice verde sparsa per tutta la stanza eccetto in due punti le ragazze presero a ridacchiare fra loro e una delle due, la castana disse qualcuno si sarà divertito stanotte sogghignando, poi la mora disse si tutta sorridente ma mi chiedo chi Allie guardò in direzione di Carter ma era troppo lontano per sentire ovviamente. Comunque il campo è piuttosto ristretto disse la Ferbs a scuola sono rimasti pochi ragazzi e la maggior parte sono nerd affermò ma è anche vero che negli sgabuzzini c’è ancora qualche telecamera funzionante, la maggior parte sono fuori uso sia perché sono guaste sia perché alcuni genitori si sono lamentati di violazione della privacy, lo sapevate vero? A ogni modo quando ho mandato una novellina ha cercare i filmati di ieri notte, tanto non li controlla mai nessuno, me li darà a fine lezione, più tardi vi chiamo va bene? disse infine abbassando un po’ la voce. Allie era letteralmente caduta nella merda, giusto per essere fini, lasciò sul tavolo la coca, agguantò il cellulare e la borsa e si diresse a passo spedito verso il tavolo dove era seduto Carter rossa in viso, lui parlava con un ragazzo alla sua sinistra quando si voltò e vide la Trips andare verso il suo tavolo, lei si avvicinò e disse puoi venire? cercando di tenere calmo il suo tono anche se dentro stava per esplodere, lui sorrise e disse hai voglia di divertirti Trips? uno dei ragazzi al tavolo sogghignò ma lei non aveva il tempo per preoccuparsi di questo al momento. Guardò Carter che si alzò e disse agli altri come vedete ho da fare poi loro ripresero a parlare e Allie fece segno ad Aaron di seguirla, uscì nel giardino seguita da Carter a passo spedito, era freddo e non era proprio una bella giornata perciò fuori non c’era nessuno, si sedettero sotto un gazebo posto nel mezzo del giardino e nascosto fra le querce, Allie prese fiato respirando e si sedette, lo stesso fece Carter con un’ espressione interrogativa sul volto. La Ferbs disse lei, lei lo sa disse guardando prima i suoi piedi e poi spostando lo sguardo sul viso di lui sa cosa? chiese il ragazzo, quando poteva essere stupido? Si chiese Allie di ieri sera … quello che è successo intendo, lei lo sa Carter sembrava confuso come? Cosa è successo? Allie crucciò la fronte e si porto gli indici alle tempie, si sporse in avanti e disse io, te, sgabuzzino … poi lo guardò e lui disse ma non è successo niente di ché niente di ché? Niente di ché? Solo … vediamo … ah certo qualcuno che mi ha baciata, non si staccava più dalle mie labbra e si stava spingendo un tantino troppo oltre, o sbaglio? Carter incarnò le sopracciglia, poi scosse le spalle e infine si mise a sedere meglio, sembrava non gliene fregasse niente. in ogni caso nello sgabuzzino c’era una telecamera e sai com’è non voglio che si sappia in giro dell’accaduto … disse lei , alludi a qualcosa? O meglio a qualcuno? La Trips nutre dei sentimenti? Sono stupefatto! Chi sarebbe il destinatario? Allie arrossì ma non rispose in ogni caso disse lui un po’ deluso perché non aveva ottenuto una risposta penso che dovremmo prenderlo direttamente dalla sua camera, ci vediamo alle quattro nello sgabuzzino vicino alla mia stanza perché li? ma Aaron si era già alzato e si era diretto verso l’edificio, maledetto ragazzo. Allie chiuse gli occhi e tra sé e sé disse ti prego fa in modo che vada tutto bene

     
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  10. cocochanel?
     
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    ma..ma...ma è bellissimo!!
    quanlcosa di spettacolare!
     
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  11. enchatedfire
     
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    scrivo il prossimo? :3
     
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  12. enchatedfire
     
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    capitolo 4
    Allie guardò l’orologio, erano le 3:45 del pomeriggio e si dirigeva ai dormitori , indossava una tuta nera davvero carina e aveva i capelli legati in una coda alta da un fermaglio bianco piuttosto semplice. Si trovava nel parco sul retro della scuola, la giornata era leggermente migliorata, guardandosi sulla destra vide due ragazzi, o meglio un ragazzo e una ragazza, lei era seduta su di lui ed erano faccia a faccia, si stavano baciando con passione, Allie distolse lo sguardo, non era normale guardare i tizi che si baciano per strada … avrebbero potuto prendersi una stanza …
    Continuò con passo spedito distogliendo lo sguardo, poi girovagò con gli occhi verso i campi dove si svolgevano le lezioni di ginnastica quando c’era bel tempo e vide un gruppetto di ragazzi giocare a pallone, continuò a camminare dritta per la sua strada, ormai era quasi arrivata, si guardò sulla sinistra e sotto una grande quercia vide Cameron, indossava dei jeans quasi neri e una felpa, nera anche questa, i suoi occhi erano puntati all’i- pod e scorreva velocemente, poggiò la testa al tronco, era steso per terra ed era semplicemente fantastico. Allie si era fermata nel bel mezzo del parco e lo fissava incapace di respirare, lui aprì gli occhi e la vide, le sorrise e lei arrossando abbassò lo sguardo e sorrise a testa bassa senza guardarlo, poi si volto e continuò a camminare.

    Cameron
    Seduto sotto una grande quercia con il mio i-pod in mano nel bel mezzo del parco, tentavo di scegliere una bella canzone ma faceva tutto maledettamente schifo, ne scelsi una e mi posai al tronco della quercia, si stava bene la sotto, alzai gli occhi e vidi una ragazza ferma nel parco che mi fissava la guardai e le sorrisi con dolcezza, poi lei riprese a camminare, le piacevo si vedeva, me la sarei fatta nel giro di qualche giorno decisi. Sorrisi tra me e me fissandole il posteriore mentre camminava, non era messa male, mi sarei divertito.

    Allie si rinchiuse nello sgabuzzino e si sedette a terra, continuava a fissare l’orologio, si stava spazientendo ma non poteva certamente uscire da lì e piombare nella camera di lui davanti a tutto il corridoio. Fissando le lancette si mise a ripensare a poco prima quando aveva visto Cameron quel ragazzo era maledettamente fantastico, si mise a pensare anche a Carter reputandolo come un essere umano ma non le riusciva molto bene, certamente Aaron era bello e questo era innegabile, aveva un suo fascino ma era antipatico e privo di sentimenti viveva solo per farlo (si, quello). Qualche volta si era ritrovata a pensare a lui ma era stata una questione di pochi giorni, poi la sera prima aveva esagerato, comprendeva il dover far scena ma ne aveva fatta anche un po’ troppa, quando le aveva dato la sua maglia per coprirsi aveva sentito il suo odore che non sapeva di squallido dopobarba o cose del genere, sapeva di lui, era un sapore davvero particolare. La indossava ancora sotto la tuta e l’aveva portata per tutto il giorno, ma in ogni caso era comunque Aaron e per quanto sarebbe potuto accadere lei sarebbe stata per sempre “la Trips” e lui sempre “Carter”. Invece Cameron aveva quegli occhi e le aveva rivolto quel magnifico sorriso, come poteva essere un tipo così perfetto amico di Carter? Allie si era persa nei suoi pensieri, si passò una mano fra i capelli e si rese conto che erano le 4:20, ma chi si credeva di essere quel Carter per farla aspettare in uno squallido sgabuzzino? Socchiuse la porta, i corridoi erano deserti, usci e si diresse alla camera di Aaron , bussò e si guardo intorno ma da dentro non veniva alcun rumore, bussò ancora un paio di volte sempre più forte poi incrociò le braccia sul petto sentendo dei rumori dall’interno. Carter venne svegliato da qualcuno che bussava sulla porta, si alzò, e andò verso questa, aprì e si ritrovò davanti la Trips che lo fissava imperterrita. Carter era a torso nudo e indossava solamente i boxer, si era addormentato dopo la doccia, quando vide la Trips si girò e vide l’orario sulla sveglia che si trovava sopra al comodino, si affacciò e guardò prima a destra e poi a sinistra, mise una mano dietro la schiena della Trips e la trascinò dentro il più velocemente possibile. Si chiuse la porta alle spalle, la Trips si accorse solo in quel momento delle condizioni in cui era Carter, arrossì improvvisamente e distolse lo sguardo dai suoi pettorali. Era la prima volta che entrava nella stanza di Aaron, c’era un letto a una piazza e mezzo al centro, un armadio, un divanetto e il bagno e delle finestre, che però non erano apribili, era carina e i toni erano di un colore strano, ma era bella e confortevole. Carter le passò davanti e si mise a cercare un paio di pantaloni, se li infilò e poi si sedette all’angolo del letto facendo segno alla Trips di sedersi, lei si mise su un divanetto posto in corrispondenza del letto. Mi ero addormentato disse lui senza scusarsi effettivamente, oh no, lui non si scusava mai. La Trips si tolse la felpa della tuta, perché aveva caldo, e rimase solo con la maglia di lui, Carter iniziò a fissare la maglia e la Trips disse oh, si , per stanotte , ehm … insomma la maglia, ehm … grazie farfugliò te la ridarò aggiunse poi. Carter sorrise a testa bassa e disse puoi ridarmela anche adesso si avvicinò a lei velocemente e le si mise sopra, erano vicinissimi, lui avvicinò le loro fronti, poi i loro nasi e infine le loro bocche, le bacio il collo e con una mano si infilò sotto la maglia di lei, salì velocemente fino ad arrivare al ferretto del reggiseno e iniziò a slacciarlo, la Trips avrebbe voluto fermarlo ma poi guardò i pantaloni di lui e si rese conto che era troppo tardi … in ogni caso probabilmente non sarebbe riuscita a fermarsi …
     
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  13. cocochanel?
     
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    ti amo quando scrivi così... Dio bellissimoo!!!! adoro la scena finalee
     
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  14. enchatedfire
     
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    ma è quello che penso io? LOL
     
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  15. RayLary
     
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    PORCA VACCA POSTA IL RESTO , MISERICORDIA LADRA NON STO PIù NELLA PELLE *O*O*O*
     
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61 replies since 6/1/2011, 00:46   872 views
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